Registrare un marchio in Italia, costi e come fare
Registra il tuo marchio in pochi semplici passaggi, pensiamo a tutto noi!
RICHIEDI GRATUITAMENTE
UN PREVENTIVO
i nostri onorari sono fissi, il prezzo cambia a seconda delle classi merceologiche per cui si vuole ottenere la registrazione
INVIACI IL TUO MARCHIO E I DOCUMENTI NECESSARI
PENSIAMO A TUTTO NOI
se la ricerca di anteriorità non avrà rilevato criticità, IN POCHE ORE TI INVIEREMO LA RICEVUTA DI DEPOSITO DELLA DOMANDA DI REGISTRAZIONE DEL TUO MARCHIO
Come funziona?
- Quando un cliente ci incarica di registrare un marchio, noi effettuiamo una ricerca di anteriorità per verificare la novità del marchio ed eventuali criticità e problematiche di confondibilità con altri segni distintivi. Il cliente potrà valutare i risultati della ricerca ed eventualmente migliorare il suo marchio sulla base di tali risultati, al fine di evitare problematiche future.
- Consigliamo il cliente anche sulle classi merceologiche. La domanda di registrazione del marchio deve, infatti, indicare le classi merceologiche per le quali si intende ottenere tutela.
- Costi trasparenti. I nostri clienti non hanno sorprese. Il deposito di una domanda di registrazione di marchio ha costi fissi:
€ 500
Per onorari, più accessori
+ € 183
spese fisse di registrazione
+ € 34
per ogni classe merceologica aggiuntiva
4. Una volta ricevuto il pagamento e i documenti, siamo velocissimi nell’effettuare la domanda di deposito e nel fornirti la ricevuta dell’UIBM.
5. Non lasciamo solo il cliente: seguiamo tutto l’iter fino all’avvenuta registrazione.
Perché registrare un marchio?
- con la registrazione di un marchio si diventa ufficialmente riconoscibili;
- si acquista una privativa industriale: ovvero la facoltà di poter negare a chiunque altro di utilizzare il proprio segno distintivo;
- si crea la possibilità di dare un valore economico ad un bene immateriale.
Solo attraverso la registrazione si acquisiscono i diritti esclusivi di privativa industriale.
Registrare un marchio è una scelta intelligente: un passo necessario e
fondamentale per tutelare la propria attività.
Registrare il proprio marchio non solo mette al riparo dagli eventuali usi
usurpativi dei terzi, ma permette anche di dare valore ad un bene immateriale,
il marchio per l’appunto.
Per prima cosa è bene chiarire cosa sia un marchio.
Il marchio è il segno distintivo per eccellenza con cui i consumatori – e il
pubblico in generale – potranno individuare e distinguere la tua azienda, i
tuoi prodotti o i tuoi servizi.
Attraverso la registrazione del marchio otterrai una privativa industriale di 10 anni, rinnovabile all’infinito.
Ottenuta la registrazione potrai vietare a chiunque di utilizzare il tuo marchio nel territorio di registrazione per le classi di registrazione.
Cosa può essere registrato:
Se parliamo di marchi vengono subito alla mente i loghi (marchi figurativi) ma possono costituire marchio di impresa anche semplici parole – d’uso comune o di fantasia – cifre e segni (marchi denominativi) e ancora suoni (marchi
sonori) e forme, come ad esempio la forma di un particolare packaging (marchi di forma).
Non possono, invece, costituire oggetto di registrazione:
- Ritratti di persone, nomi propri (che non siano quelli del richiedente!) e segni notori senza il consenso degli interessati;
- Bandiere, stemmi, simboli araldici, simboli di valore politico ecc..;
- Segni contrari alla legge, all’ordine pubblico e al buon costume;
- Indicazioni geografiche;
- Riproduzioni di opere d’arte o di beni culturali.
La privativa industriale è legata alle classi merceologiche per cui si fa
domanda di registrazione e al territorio: marchi nazionali, comunitari ed
internazionali.
Il marchio può essere registrato da una persona giuridica (ad esempio una
società o un’associazione), ma anche da una o più persone fisiche.
Vuoi registrare un marchio europeo?
Ti seguiamo passo passo, cambiano solo le spesse fisse, scrivici senza impegno per un preventivo dettagliato.
L’Avv. Mercuri è nell’elenco degli esperti in proprietà intellettuale e industriale della Camera di Commercio di Chieti-Pescara